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Le spese dentistiche sono una delle voci più comuni che i contribuenti italiani possono detrarre dal modello 730. La possibilità di recuperare parte dei costi sostenuti per trattamenti odontoiatrici offre un aiuto finanziario importante, specie considerando l’elevato costo di alcune cure. In questo articolo, esamineremo in dettaglio quanto si può recuperare e come funzionano le detrazioni nel 730 per spese dentistiche.

Che cosa sono le detrazioni fiscali?

Le detrazioni fiscali sono uno strumento che consente ai contribuenti di ridurre l’importo dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) dovuta. Questo avviene sottraendo una percentuale delle spese sostenute durante l’anno. Tra le spese che danno diritto a detrazioni ci sono quelle mediche, che includono anche i trattamenti odontoiatrici. In questo modo, una parte dei soldi spesi per il dentista può essere “recuperata” tramite la dichiarazione dei redditi.

Quanto si può recuperare?

Le spese dentistiche, come tutte le spese mediche, consentono una detrazione del 19% sull’importo eccedente una franchigia di 129,11 euro. Questo significa che la detrazione si applica solo sulla parte delle spese che supera questo valore minimo.

Facciamo un esempio pratico:

  • Se durante l’anno hai sostenuto spese dentistiche per 500 euro, la parte detraibile sarà:
    • 500 euro – 129,11 euro = 370,89 euro
    • Su questa cifra si applicherà la detrazione del 19%:
    • 370,89 euro x 19% = 70,47 euro

Pertanto, con 500 euro di spese dentistiche, si potrà recuperare 70,47 euro attraverso la dichiarazione dei redditi.

Quali spese dentistiche sono detraibili?

Non tutte le spese dentistiche sono automaticamente detraibili. Possono essere detratte le spese sostenute per prestazioni che hanno finalità curative e terapeutiche, tra cui:

  • Visite di controllo
  • Interventi di igiene dentale (pulizia dei denti)
  • Estrazioni dentarie
  • Otturazioni
  • Trattamenti ortodontici (apparecchi per correggere denti storti)
  • Protesi dentarie

Invece, non sono detraibili le spese per interventi di natura puramente estetica, come lo sbiancamento dei denti o l’applicazione di faccette dentali estetiche.

Come documentare le spese dentistiche

Per poter beneficiare della detrazione, è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute. La documentazione richiesta include:

  • Le fatture o ricevute rilasciate dal dentista o dalla clinica odontoiatrica
  • Il codice fiscale del contribuente
  • L’indicazione della prestazione effettuata (che deve avere una finalità terapeutica)

Inoltre, a partire dal 2020, le spese mediche, incluse quelle dentistiche, devono essere pagate con modalità tracciabili per poter essere detratte. Ciò significa che bisogna utilizzare strumenti di pagamento come bonifici, carte di credito o debito, o altre modalità elettroniche. I pagamenti in contanti non danno diritto alla detrazione.

Come inserire le spese dentistiche nel modello 730

Le spese dentistiche vanno inserite nella sezione E1 – Spese mediche e sanitarie del modello 730. Se si presenta la dichiarazione tramite il 730 precompilato, sarà possibile trovare già alcune spese inserite automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, grazie alla trasmissione dei dati da parte degli studi medici e dei dentisti. Tuttavia, è sempre consigliabile controllare e aggiungere eventuali spese mancanti o non correttamente riportate.

Cosa fare se si hanno familiari a carico?

Se hai sostenuto spese dentistiche per familiari a carico, come ad esempio figli o coniuge, puoi includerle nella tua dichiarazione dei redditi e beneficiare della stessa detrazione del 19%. Anche in questo caso, le spese devono essere documentate e pagate con modalità tracciabili.