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L’adattamento occlusale nelle protesi conometriche è un aspetto fondamentale per garantire il comfort del paziente, la funzionalità della protesi e la salute dei tessuti orali. Le protesi conometriche si basano su una ritenzione frizionale ottenuta grazie a strutture coniche precise, eliminando la necessità di cementazione tradizionale e offrendo un’ottima stabilità. Tuttavia, per ottenere un’occlusione equilibrata e funzionale, è necessario applicare tecniche specifiche di adattamento occlusale.

Obiettivi dell’adattamento occlusale

L’ottimizzazione dell’occlusione nelle protesi conometriche deve mirare a:

  • Distribuire uniformemente i carichi occlusali per evitare sovraccarichi su specifici impianti o denti residui;
  • Minimizzare interferenze occlusali che possono compromettere la stabilità protesica;
  • Garantire una corretta guida anteriore e una funzione masticatoria efficace;
  • Prevenire eventuali problemi articolari derivanti da un’occlusione non bilanciata.

Metodi per ottimizzare l’occlusione nelle protesi conometriche

Esistono diversi approcci per affinare l’occlusione nelle protesi conometriche. Di seguito, vediamo le principali tecniche utilizzate in ambito clinico.

1. Registrazione occlusale statica e dinamica

La prima fase dell’adattamento prevede la registrazione occlusale per identificare eventuali disarmonie. Si utilizza la carta articolare a doppio spessore per analizzare i contatti occlusali statici e dinamici. Le interferenze devono essere rilevate sia in massima intercuspidazione sia durante i movimenti di lateralità e protrusione.

2. Tecnica di molaggio selettivo

Il molaggio selettivo consiste nella modifica controllata dei contatti occlusali per migliorare la distribuzione delle forze masticatorie. Si interviene limando le aree di contatto eccessivo, preservando la funzione delle cuspidi di supporto e mantenendo le corrette guide occlusali.

3. Uso di materiali per il controllo occlusale

Si possono impiegare materiali come il silicone per la verifica dell’adattamento occlusale. Questi materiali aiutano a evidenziare le zone di pressione e a correggere eventuali squilibri senza compromettere la stabilità della protesi.

4. Tecnica digitale per l’analisi occlusale

L’uso di scanner intraorali e sistemi CAD/CAM consente di ottenere un’analisi occlusale più precisa. Queste tecnologie permettono di rilevare dettagliatamente i contatti occlusali e di eseguire correzioni virtuali prima della finalizzazione della protesi, riducendo il rischio di errori.

5. Prove cliniche e adattamento progressivo

Dopo l’inserzione della protesi, sono necessarie prove cliniche per monitorare la risposta del paziente e valutare eventuali necessità di aggiustamento. In alcuni casi, un adattamento progressivo può essere preferibile per permettere ai tessuti e alle strutture articolari di adattarsi gradualmente.